Una serie di incarichi di progettazione effettuati tra il 2009 ed il 2015 mai pagati dall’Assessorato Regionale all’Energia ad Invitalia S.p.A., Agenzia Nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa (di proprietà del M.E.F.): scatta un maxi pignoramento da 7,4 milioni di euro alla Regione Siciliana. Con ordinanza depositata il 30.3.2017, il Tribunale Palermo, IV Sezione Civile – in composizione collegiale (Pres. Giovanni D’Antoni, Relatore Michele Alajmo, Giudice Cristina Denaro) – ha ordinato al tesoriere della Regione (Unicredit S.p.A.) il versamento delle somme, peraltro, già “congelate”, ad Invitalia S.p.A. E’ questo l’epilogo di un contenzioso iniziato circa due anni fa dinnanzi il Tribunale di Roma al quale Invitalia S.p.A. ha fatto ricorso dopo avere diffidato l’Assessorato Regionale all’Energia al pagamento di 65 fatture (del valore complessivo di circa 4,9 milioni di Euro) per progetti propedeutici alla bonifica e alla messa in sicurezza di alcuni siti inquinati: quali ad esempio la miniera di Pasquasia, l’area ex Nissometal di Nissoria, l’ex Eternit Siciliana S.p.A. di Priolo, la discarica di idrocarburi all’interno del Biviere di Gela, la discarica di contrada Belluzza a Melilli, la rada di Augusta al porto di Siracusa e l’inceneritore “San Ranieri” in zona Falcata a Messina.
Invitalia S.p.A. – difesa dagli avvocati Prof. Antonio Briguglio, Elena Vaccarella, Carmelo Belponer e Marcello Mancia – ha ottenuto dal Tribunale capitolino nel dicembre del 2015 un decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo, che imponeva alla Regione di pagare il debito (nelle more lievitato per via degli interessi maturati) entro 40 giorni. L’Assessorato all’Energia però si è opposto all’esecuzione promossa in forza del suddetto titolo dinanzi il Tribunale di Palermo che, a fine 2016, ha sospeso la procedura coattiva ravvisando, scrive il Giudice Dott.ssa Alida Marinuzzi, “dubbi sull’efficacia del provvedimento”. Su reclamo proposto dai legali di Invitalia S.p.A., il contenzioso è così andato avanti fino all’ordinanza definitiva del 30.3.2017 che ha sbloccato l’iter del maxi pignoramento avviato. Il Tribunale di Palermo, IV Sezione Civile, ha infatti ritenuto che la “Regione ha provveduto a proporre opposizione tardiva e che il “decreto ingiuntivo, tuttavia non risulta sospeso né revocato”: per questo motivo è stato accolto il reclamo di Invialia S.p.A. che adesso potrà recuperare i soldi presso i cosiddetti terzi pignorati, ovvero le banche in cui l’Assessorato Regionale all’Energia ha attivato dei conti correnti.
[Daniele Ditta, La Sicilia 30.3.2017]